IDENTIFICATIVO
I/04/B/F/PP-154040
ANNO DI APPROVAZIONE 2004 TITOLO
Condividere e Organizzare il Sapere Aziendale. Metodi, strumenti e supporti per una ri-istribuzione del sapere endogeno nelle PMI (C.O.S.A.) 

CONTRAENTE
CESPIM
Piazza di Pietra, 31
00186 Roma
++39 06 6901301
++39 06 6791816
lener@confapi.org
REFERENTE DI PROGETTO
Massimo Abbate
MISURA
Progetti Pilota
DURATA
24 mesi
SETTORE INTERVENTO
Formazione / Impresa
PARTNER

Akademie Ueberlingen Norbert Glasmeyer GmbH
Hugo Kirchhelle
Wasserstr. 55
48431 Rheine DE
++49 59 71 92 94 55
++49 59 71 92 94 72
h.kirchhelle@akademie-ueberlingen.de

Eesti Väike- ja Keskmiste Ettevõtjate Assotsiatsioon EVEA
Riina Danilson
Liivalaia 9
10118 Tallinn- LT
++0 641 0920
++0 641 0916

Confederación de Empresarios de Aragón (CREA)
Carolina Alvarez
Avda Ranillas 16
50015 Zaragoza ES
++34976460066
calvarez@crea.es

 

Associata Nationala Universitatilor Populare in Romania
ILEANA BOERU
Bd. Nicolae
Balcesu, nr 18,
Bucarest _ RO
++40.213146637
++40.213140063
aboeru@pcnet.ro

CESOS - Centro di Studi Economici, Sociali e Sindacali
Domenico Paparella
Via Po, 102
00198 ROMA IT
++3906/84242070
++39 06 85355360
cesos@mclink.it

CONFAPI Confederazione Italiana PMI
Armando Occhipinti
Via della Colonna Antonina, 52
ROMA - IT
++39.06.69.015.330
++39.06.679.14.88
occhipinti@confapi.org

IRSEA – Istituto di Ricerche sulla Società e l’Economia dell’Apprendimento
Marco Ruffino
Via P. Salvago, 18/2 16136 Genova IT
+39 010 215641
+ 39 0101 213665
m.ruffino@learningvision.net

OBIETTIVI DEL PROGETTO
Si intende realizzare e diffondere alle PMI italiane, alle PMI U.E e dei paesi di recente adesione, un supporto integrato finalizzato alla messa in trasparenza, valorizzazione e ridistribuzione “conveniente” del sapere endogeno – con particolare riferimento a quello tacito (Polany, The tacit dimension, 1967) – in coerenza con le esigenze di gestione legate alla dinamica dei mercati. Si intende con il progetto sviluppare il sapere endogeno, cioè quello che l’impresa ha distintivamente prodotto attraverso i propri processi cognitivi (apprendimento non formale presupposto e conseguenza dei processi produttivi), e che come tale:
  • costituisce la base dell’esercizio della competitività;
  • non è reperibile sul mercato del lavoro, in quanto altamente contestuale.
PRODOTTI E RISULTATI
Il progetto intende conseguire i seguenti prodotti/risultati:
  • 4 report, uno per ogni paese partner, relativi all’analisi on desk sulle tecniche ed esperienze di knowledge management;
  • struttura funzionale del sito internet e attivazione della bacheca per la condivisione dei documenti di lavoro;
  • 4 report per la contestualizzazione del modello: i report, relativi ad ogni paese partner (tranne la Romania che svolge la funzione di partner uditore e di diffusione dei prodotti a livello nazionale), contengono le linee guida e le riflessioni finalizzate alla valorizzazione delle caratteristiche locali e ai sistemi produttivi scelti a livello nazionale;
  • il modello obiettivo: “Condividere e Organizzare il Sapere Aziendale. Metodi, strumenti e supporti per una ridistribuzione del sapere endogeno nelle PMI”; tale modello sarà fruibile su CD multimediale contenente un sistema di connessione diretta al sito internet per poter usufruire del servizio di tutoring a distanza;
  • sito Internet del progetto;
  • 24 report aziendali che costituiranno un prodotto di processo e la testimonianza verso l’esterno delle attività svolte e degli impatti rilevati.

I suddetti prodotti saranno disponibili alla consultazione pubblica sul sito internet.

BENEFICIARI FINALI
La proposta è rivolta in senso generale alle risorse umane delle piccole e medie imprese, con particolare attenzione a chi:
  • svolge ruoli di gestione dei processi produttivi ed organizzativi chiave;
  • possiede competenze rilevanti, di cui appare in generale difficile il trasferimento ad altre risorse in ingresso, in ragione della loro natura tacita ed empirica. Particolare importanza è data in questo senso ai lavoratori fortemente professionalizzati in fine di carriera (over 60 anni), in ragione della duplice esigenza di riprodurre il patrimonio di sapere da essi sviluppato e favorire la permanenza in impresa anche oltre i limiti dell’età pensionabile.