Una proposta progettuale presentata nell'ambito del Programma Leonardo da Vinci, che è stato concepito come un "laboratorio europeo dell'innovazione", dovrà innanzitutto dimostrare la propria originalità ed innovatività e dunque la capacità di apportare miglioramenti alle politiche ed alle pratiche di formazione professionale vigenti a livello nazionale e comunitario.
Il valore aggiunto di una proposta si può esprimere, ad esempio, in termini di realizzazione di risultati che rispondano ad esigenze di sviluppo delle competenze determinate da modifiche legislative o da cambiamenti nella realtà produttiva, oppure di identificazione di settori di intervento non ancora esplorati dall'offerta formativa; l'innovatività può anche consistere nell'utilizzazione, all'interno del partenariato, di metodi di lavoro e strumenti, che consentano di valorizzare e di mettere in comunicazione tra loro contesti formativi differenti. Le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione possono indubbiamente contribuire a facilitare l'introduzione di contenuti, approcci e metodi innovativi nella formazione professionale, tuttavia l'utilizzo delle TIC non è necessariamente sinonimo, né garanzia, di innovatività.

Una candidatura Leonardo viene presentata dal promotore in nome e per conto di un partenariato transnazionale. La transnazionalità deve essere dunque un approccio ed una modalità di lavoro prima che un requisito formale da rispettare. Un partenariato Leonardo, infatti, dovrebbe porsi come obiettivo l'ideazione e la costruzione di un percorso comune e condiviso, non il semplice trasferimento di un'esperienza di successo da un contesto ad un altro di mera ricezione. Il coinvolgimento dei partner transnazionali intorno ad un'idea progettuale deve essere pertanto mirato e funzionale: la partecipazione di organismi che siano portatori di esperienze significative realizzate in altri paesi, conferisce evidentemente valore aggiunto alla proposta. Idealmente, nella costruzione del partenariato si dovrebbe perseguire un certo equilibrio geografico, in modo da dare rappresentanza, all'interno del progetto, alle diverse aree del continente europeo, sempre che ciò sia funzionale agli obiettivi ed ai contenuti della proposta.

Inoltre, è necessario che i partner coinvolti possiedano l'esperienza e le competenze necessarie alla realizzazione delle attività previste dal progetto e gli strumenti per garantire la disseminazione ed il trasferimento delle buone prassi individuate e dei risultati ottenuti. La multiattorialità, ovvero una composizione articolata del partenariato che comprenda al suo interno soggetti rappresentativi di diversi contesti istituzionali (le imprese, in particolare le PMI, il mondo della scuola e della formazione, comprese le università, le parti sociali, le amministrazioni pubbliche, le associazioni di categoria e così via) costituisce un ulteriore requisito di qualità della proposta. La diversità e la multiattorialità, tuttavia, non sono un valore in quanto tali, ma nella misura in cui, ancora una volta, esse siano funzionali alla realizzazione degli obiettivi del progetto.

Concretamente, dunque, una proposta Leonardo deve essere in grado di dimostrare:

- rispondenza agli obiettivi ed alle priorità del Programma;
- ampiezza di argomentazioni nella contestualizzazione dell'iniziativa;
- coerenza dei risultati e dei prodotti con gli obiettivi progettuali, con i bisogni identificati e con le esigenze del target;
- capacità di impatto e di trasferibilità dei risultati e dei prodotti rispetto a beneficiari, ambiti e settori di intervento;
- attenzione alle tematiche che il Programma ha assunto come priorità trasversali (pari opportunità, lotta all'esclusione, dialogo sociale);
- cura nell'elaborazione di un piano articolato di disseminazione e nella previsione di mezzi/canali adeguati alla sua realizzazione;
- sostenibilità del budget e ripartizione equilibrata delle risorse all'interno del partenariato (sempre in maniera coerente con il carico di lavoro assegnato a ciascuno)
- credibilità del programma di lavoro e suddivisione bilanciata delle attività tra i partner. Questi ultimi due criteri valgono in particolare per le proposte definitive.

Per una ricognizione dei criteri di qualità cui è opportuno uniformarsi, si possono consultare la Guida Generale del promotore e la Guida specifica per la misura prescelta, disponibili nella Sezione Programma del sito, pulsante Formulari , o sul sito Internet della Commissione Europea