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ABSTRACT
PRESENTAZIONE
I materiali contenuti in questa pubblicazione, presentati in lingua italiana e in lingua inglese, rappresentano una parziale sintesi dei risultati del progetto denominato "Jointness", realizzato durante il periodo 1996-1997 nell'ambito del programma "Leonardo" con il co-finanziamento dell'Unione Europea.
Il progetto è stato realizzato da un gruppo di lavoro europeo, rappresentativo delle parti sociali e del mondo della ricerca e della formazione, composto da: Fim-Fiom-Uilm nazionali, Fiat Auto, Isvor-Fiat, Mip-Politecnico di Milano, Tavistock, Rover Group, Aeeu, Swedish Center of Working Life, Cc.Oo. Metal, Ugt Metal.
L'idea guida attorno alla quale si è sviluppato il progetto "Jointness" è stata quella di contribuire allo sviluppo del dialogo sociale nell'industria automobilistica europea attraverso interventi di sostegno formativo alle commissioni congiunte (azienda-sindacato) presenti in molti stabilimenti europei.
Il progetto è stato realizzato secondo le seguenti fasi:
- Ricerca comparata sul funzionamento delle commissioni congiunte in cinque tra i più grandi stabilimenti europei di produzione automobilistica (Fiat-Sata, Rover, Opel-GM, Volskswagen, Volvo);
- ricerca sulle aspettative e sui bisogni formativi dei partecipanti alle commissioni congiunte dello stabilimento Sata di Melfi;
- Definizione e progettazione del percorso di crescita guidata e dei modelli formativi:
- Sperimentazione del progetto formativo nello stabilimento Sata di Melfi.
-Analisi comparata delle tendenze della formazione per i membri delle Commissioni congiunte nell'industria automobilistica europea.
- Presupposti per la trasferibilità delle esperienze formative.
La ricerca e le successive fasi del progetto hanno mostrato la grande rilevanza sia della struttura nazionale delle relazioni industriali che costituiscono la cornice generale dei processi di partecipazione, sia degli accordi aziendali, indispensabilil per inserire e sviluppare la partecipazione nel contesto specifico delle diverse realtà produttive e sociali.
Il contesto complessivo delle relazioni industriali definisce concretamente nei singoli paesi le modalità di funzionamento reale delle Commissioni congiunte in azienda. Esistono pertanto diversità e somiglianze tra le esperienze esaminate che impediscono l'individuazione di un modello "vincente" e sconsigiano meccaniche trasposizioni di comportamenti o di strumentazioni.
Tuttavia nelle realtà esaminate le Commissioni congiunte devono affrontare gli stessi problemi, tutti riconducibili alla gestione dei processi di cambiamento radicale indotti dalla globalizzazione dei mercati e dai conseguenti nuovi modelli produttivi.
In tale scenario la formazione può essere uno strumento di grande utilità capace di attivare risorse e innovazione, e può giocare un ruolo di sviluppo e di adattamento dei sistemi di partecipazione.
In particolare la formazione può "sostenere" le commissioni congiunte con interventi finalizzati alla costruzione di un linguaggio comune, necessario all'approfondimento e alla soluzione dei problemi tecnico-organizzativi che i nuovi modelli produttivi fanno emergere.
Il coordinatore del progetto
Maurizio Silveri
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