PREFAZIONE

Turismo del vino: un comparto che in Italia vale 3000 miliardi di fatturato annuo, 3 milioni di visite nelle cantine e promette 10.000 nuovi occupati nei prossimi 5 anni: questa e la nuova agricoltura a cui il progetto T.E.M.E.A cerca di dare gli specialisti.

La moda enoturistica e esplosa nel nostro paese rivoluzionando in pochissimi anni il lavoro e Paspetto del sotterraneo regno di Bacco. Nel 1993 l'Italia era un paese di cantine chiuse, solo 25 aziende avevano un orario di apertura al pubblico, oggi esiste una legge che istituisce le Strade del vino e oltre il 20% delle imprese enologiche ha investito per migliorare la propria accoglienza turistica. Questa percentuale sale fino al 94% nelle aree dei piu grandi vini DOC. Crescono i turisti e con loro anche la domanda di specialisti capaci di organizzare le strutture aziendali e quelle collettive. Si tratta di professionisti di nuova generazione che assommano conoscenze linguistiche, nozioni di marketing e management a una buona formazione sulla vigna e il vino.
In Europa non esistono scuole che diano questo tipo di profilo professionale, neppure in zone come 1'Alsazia, dove la strada del vino ha oltre quaranta anni di eta. Il fatto è tanto piu sorprendente se messo in relazione all'altissima qualificazione professionale che caratterizza tutto il comparto turistico, all'alto indice di remunerazione dell'attivita enoturistica e soprattutto alia tipologia dei turisti che bussano alle porte delle cantine. Si tratta per la maggior parte di maschi fra 30 e 45 anni, con situazione socio-economica medio alta e, spesso, una eccellente competenza in materia enogastronomica. Il turista del vino e dunque un gourmand esigente o come dicono gli esperti di marketing un "prosumer" cioe un turista attivo che progetta il suo viaggio con 1'intento di vivere una esperienza ricca di suggestioni e di scoperte. E' insomma un turista impegnativo che tuttavia puo lasciare molto denaro in cantina e nella zona circostante. L'esperienza di Montalcino e esplicita al riguardo. Nel 1990 il paese del Brunello aveva 830 posti a tavola e 76 nella recettivita,oggi ci sono 2143 coperti e 620 posti letto; oltre il 10 % del vino di produzione locale e venduto nel comprensorio comunale da cantine ed enoteche, mentre la disoccupazione reale e sotto il 3 %.

Montalcino non è l'unica destinazione enoturistica in Toscana, il Chianti e soprattutto il Chianti Classico, assorbono la maggior parte dei visitatori attratti dal vino. Un' indagine effettuata dal Professor Fabio Taiti del "Censis Servizi" nel 2000 rivela che 18,8 milioni di italiani desidera andare nella Toscana del vino. Un dato confortante che conferma un sondaggio di qualche anno fa delFautorevole giomale statunitense "Wine spectator", i cui lettori misero il Chianti al secondo posto dopo Napa Valley fra Ie destinazioni di viaggio preterite. La Toscana e insomma la "campagna dei sogni", dove il 44 % degli italiani vorrebbe avere un casolare
("Ville e Casali" febbraio 2001).

Non meraviglia dunque veder nascere in Toscana il Progetto TEMEA che indica come formare i managers dell'agricoltura del 2000. Si tratta dei protagonisti di una nuova ruralita, dove il reddito scaturisce oltre che dai sistemi tradizionali, anche dal turismo. I Partners del Progetto TEMEA, coordinate dall'Istituto Tecnico Agrario "Ricasoli" di Siena, sono Paesi in cui 1'enoturismo e un'esperienza recente o addirittura una speranza futura: Spagna, Portogallo, Bulgaria, Romania, Ungheria. Li unisce 1'urgenza di formare managers agricoli, capaci di pilotare e accelerare questa rivoluzione verde in modo che crei sviluppo diffuse senza degradare i territori agricoli.
In alcune zone, come la Toscana, il cambiamento del mondo agricolo e gia in
atto e i nuovi managers dovranno rispondere ai bisogni di un turismo maturo, a cui la presenza di buone bottiglie non basta piu. Gia adesso una cantina su tre offre ristorazione e camere, mentre piu della meta delle aziende ha un'altra attrattiva oltre al vino. In quest'ambito solo Ie cantine piu piccole mancano di personale specificatamente addetto all'accoglienza turistica e il manager deve creare le strutture e le organizzazioni capaci di battere la concorrenza delle cantine della Borgogna e di Stellenbosch in Sud Africa. Parte delle prospettive commerciali del vino dipende da come si affronta questa sfida.
Un recente articolo apparso sul "Corriere Vinicolo" (2/10/2000) divideva gli
elementi del successo del vino:
28 % vino
13% distribuzione
24% prezzo
35% comunicazione
Questa voce e evidentemente determinante per il risultato finale; essa non si
compone di un solo elemento, anche se ha nella struttura aziendale il fattore principale: una cantina ed un'accoglienza di serie B danno un'immagine di serie B anche del vino. Ecco come il ruolo degli specialisti, a cui il Progetto TEMEA vuole dare una formazione adeguata, diventa determinante per lo sviluppo delle imprese e del loro territorio. Questi nuovi managers sono ancora piu importanti nelle regioni dove gli enoturisti sono per il momento una rarita e le imprese agricole devono iniziare gli investimenti nel settore ricettivo. Qui la necessita di organizzare le strutture e associata al problema di suscitare la domanda turistica. Diventa determinante, in una simile situazione, poter contare sul trasferimento di know how dalle zone piu sviluppate e progetti intemazionali come il TEMEA rispondono perfettamente a questa esigenza, favorendo la circolazione delle esperienze e l'incontro fra gli addetti ai lavori.

Va quindi a tutto merito dell’Istituto Tecnico Agrario "Ricasoli" di Siena aver promosso e coordinato la realizzazione del Progetto T.E.M.E.A., dando una tempestiva risposta ai bisogni di un'agricoltura che cambia e puo diventare fattore di maggiore successo per tutta 1'offerta turistica.
L'indagine "Marca Italia" realizzata nel 2000 dal Dipartimento Turismo presso
la Presidenza del Consiglio ha infatti rilevato che il vino e il cibo sono al primo posto nell'apprezzamento dei visitatori stranieri e in cima alia classifica delle motivazioni di viaggio.
Questo chiede competenze nuove a chi opera net settori agricolo ed agroalimentare e il Progetto T.E.M.E.A. indica come crearle.

Donatella Cinelli Colombini

Fondatore "Movimento Turismo del Vino"
"Casato Prime Donne"- Montalcino