ABSTRACT

La prima parte del rapporto contiene la presentazione dei risultati dell'indagine ed in particolare la descrizione della metodologia prescelta, delle variabili chiave oggetto di osservazione, dei fabbisogni formativi attuali e futuri del settore. La seconda parte è invece dedicata agli studi di caso realizzati nell'ambito dei diversi sistemi nazionali presi in considerazione.

L'indagine è stata condotta attraverso la somministrazione di questionari strutturati alle imprese operanti nel comparto, la successiva elaborazione dei dati raccolti con l'ausilio di metodi statistici e la predisposizione di strumenti per la verifica di eventuali analogie o differenze nei vari approcci nazionali alla formazione. Tale metodologia è stata prescelta con l'obiettivo di soddisfare due esigenze fondamentali della ricerca: definire uno standard minimo per poter confrontare le informazioni raccolte ed individuare le specificità locali quali indicatori di una tendenza generale.

Le principali variabili analizzate sono state: i fattori ambientali agenti sulle imprese operanti nel settore; le strategie aziendali adottate in risposta a tali variabili esterne; il modello organizzativo, le politiche di gestione e sviluppo delle risorse umane e le competenze professionali richieste. Il questionario è stato strutturato in tre parti: informazioni generali sulle imprese (stato giuridico, ambito di attività con dettagli relativi al settore della gestione delle risorse idriche, relazioni con le altre imprese); variabili significative nella definizione di strategie competitive; dati inerenti alle modalità di organizzazione aziendale ed alle politiche formative adottate o pianificate.

Dall'indagine sono emerse significative differenze tra i singoli sistemi considerati, soprattutto per ciò che attiene alla normativa adottata da ciascun paese per regolamentare il settore; e tuttavia, sono state identificate alcune variabili che, sebbene con dimensioni diverse, possono considerarsi comuni a tutti i contesti: l'evoluzione della legislazione nazionale in materia ambientale, conseguente all'attuazione delle direttive comunitarie; i costi del lavoro; l'innovazione tecnologica (per quest'ultimo aspetto, peraltro, sono più marcate le disparità tra i vari sistemi). Questi tre fattori chiave consentono di definire il rapporto costi-prezzo-qualità del servizio offerto dalle imprese del settore.

La seconda parte del rapporto è suddivisa in cinque sezioni, una per ogni sistema nazionale preso in considerazione. Ciascuna sezione (ad eccezione di quella dedicata alla realtà spagnola, che presenta caratteri di maggiore sinteticità rispetto alle altre) contiene una breve premessa metodologica con ulteriori precisazioni relative all'approccio specifico prescelto per o studio dei casi.