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ABSTRACT
Une delle maggiori difficoltà a cui ci si trova quando si deve insegnare
l'italiano agli stranieri è la scelta del metodo da seguire; la difficoltà
diventa ancora maggiore quando i discenti siano adulti e abbiano bisogno
di apprendere la lingua per poterla usare nel proprio settore professionale.
Trovare del materiale didattico organizzato e preparato in modo di risolvere
tutte queste difficoltà è cosa quasi impossibile e spesso gli insegnanti
sono costretti a scegliere un metodo esistente e a integrarlo con elementi
provenienti da diversi approcci metodologici e con materiali "autentici"
che consentano di acquisire il lessico e di impiegarlo nelle situazioni
specifiche della professione in questione. Consapevoli di tali difficoltà,
gli Autori del corso che qui si presenta hanno voluto proporre una via del
tutto nuova e originale attraverso la quale la maggior parte dei problemi
trova una naturale soluzione. Ma questa è una soluzione di metodo su cui
ritorneremo più avanti: è importante, invece, osservare fin d'ora che lo
scopo non sarebbe stato raggiunto in maniera altrettanto efficace senza
l'uso innovativo che qui viene proposta dai materiali video. Il corso si
presenta, infatti, come "videocentrato": le due videocassette da 60 minuti
non sono un mero supporto documentaristico utile soltanto per rendere più
gradevole l'apprendimento, ma divengono il nucleo centrale a partire dal
quale si sviluppa l'intero algoritmo didattico. Ognuna delle sette unità
che compongono il corso si incentra sulle situazioni presentate nei materiali
video e consente di approfondire l'analisi linguistica e secondo percorsi
differenziati. Sulla base delle situazioni "reali" presentate nei filmati
si può dunque giungere a quella contestualizzazione pragmatica che ha dimostrato
di essere lo strumento più efficace per un apprendimento "naturale". Ciò
che colpisce avvicinandosi a questi materiali, e che giustifica l'impressione
di trovarsi di fronte a una "nuova via", è l'equilibrata integrazione di
approcci diversi: da quello direzionale a quello comunicativo, da quello
situazionale a quello ostico, da quello grammaticale (inteso in senso tradizionale)
a quello contrastivo. Vogliamo insistere particolarmente sull'equilibrio
con cui è realizzata questa integrazione: in nessuna parte dei materiali
video e audio, in nessuna parte del software è possibile identificare un'insistenza
particolare sull'una o sull'altra metodologia; anche nelle parti grammaticali
o lessicali più squisitamente "tecniche" l'attenzione del discente viene
intenzionalmente dirottata verso quegli aspetti contenutistici, contestuali
e pragmatici che impediscono di appesantire l'apprendimento con complicati
costrutti teorici e ne permettono l'innesto costante nella realtà della
situazione professionale. Tanto maggiore la realtà rappresentata, in quanto
esse sono state estrapolate dai risultati di un'accurata "indagine dei bisogni"
effettuata sul campo e volta ad accertare quali siano le situazioni linguistiche
in cui più frequentemente gli operatori turistici delle diverse categorie
si trovano coinvolti (ci pare inutile insistere sulla correttezza metodologica
di tale modo di procedere quando ci si trovi di fronte al compito di insegnare
una lingua straniera, soprattutto in ambito settoriale). Le sette unità
che compongono il corso (concepito sotto forma modulare) hanno come punto
focale le diverse figure professionali attive nel settore turistico (animatore,
commerciante, direttore d'albergo, ecc.) presentate in situazioni e contesti
tipici del turismo marino. Particolarmente interessante ed efficace appare
il fatto che le diverse situazioni contestuali vengono poi riprese e presentate,
isolate dal loro contesto, con lo scopo di evidenziarne gli aspetti linguistici
salienti inserendoli in strutture più complesse e dando la possibilità di
approfondire la ricerca linguistica in campo grammaticale e lessicale anche
in chiave contrastiva, attraverso annotazioni e schemi che fanno riferimento
alle corrispondenti strutture della lingua francese. L'approfondimento individuale,
reso possibile a diversi livelli in tutto il corso, è un altro degli aspetti
fondamentali "videocentrati": per quanto l'utilizzo ottimale sia sempre
(come in ogni caso) quello effettuato sotto a guida di un insegnante, numerosi
accorgimenti rendono possibili ampi margini di autoistruzione (non solo
nella parte interattiva del software, ma anche nelle parti audio e video,
corredate da dettagliate e facili istruzioni e precedute dalla dichiarazione
degli obiettivi didattici). Importanza non secondaria assume poi il materiale
raccolto in audiocassetta: oltre a riprendere e a sviluppare situazioni
già presentate ai discenti attraverso le videocassette, tale materiale è
particolarmente utile per presentare quelle situazioni, come le comunicazioni
telefoniche, in cui la comprensione auditiva, in assenza di supporti pragmatici
o contestuali, assuma una particolare rilevanza. Sia a partire dai materiali
video che da quelli audio, si risale alla Grammatica Italiana per operatori
francesi del turismo marino. Questo testo, che assume così un ruolo di riferimento
costante all'interno del corso, si presenta come uno strumento a due facce:
da un lato si tratta di una grammatica a tutti gli effetti, in cui sono
presentate tutte le strutture della lingua italiana; dall'altro è una grammatica
settoriale, non solo perché tutti i supporti e le esemplificazioni provengono
dal settore specifico, ma anche perché sono messi in rilievo costrutti e
strutture riferibili in modo particolare al turismo marino. L'esposizione
della materia segue, nella grammatica, l'ordine a cui i discenti sono tradizionalmente
abituati attraverso l'uso scolastico, ma non esita a modificarlo ove le
esigenze didattiche e la logica dell'apprendimento lo richiedano (cole nel
caso dell'articolo, presentato successivamente al genere e al numero del
sostantivo). Eccellente supporto al testo grammaticale è dato al materiale
software i cui esercizi interattivi abbondano di notazioni e di feedback
bilingui (italiano e francese) atti a chiarire i dubbi e i problemi di chi
si accosti al corso in modo individuale, in autoistruzione. Ottimo strumento
di riferimento risultano essere le schede lessicali che ampliano, presentandolo
in forma assolutamente completa e organica, il materiale lessicale introdotto
nelle altre componenti del corso. Va notato in primo luogo che nel volume
dedicato alle schede lessicali non è presente soltanto il lessico così come
è inteso tradizionalmente, ma anche un ampio settore fraseologico, di modi
di dire, di formule fàtiche e stereotipe; in secondo luogo, ciò che caratterizza
questo strumento è il suo presentarsi sia come ampio, anzi, esaustivo vocabolario
(il che, trattandosi di linguaggio settoriale, rappresenta anche un utile
strumento per la ricerca linguistica in generale), sia come utile repertorio
di campi semantici individuabili all'interno del lessico settoriale stesso
(ad esempio, il lessico della gastronomia, il lessico degli sport acquatici,
ecc.) Davanti a un impegno di questo genere c'è da augurarsi che il corso
ottenga il risultato di favore che merita e che in parte ha già ottenuto
in diversi corsi tenuti in Francia (prima che i materiali assumessero la
loro forma definitiva) con lo scopo di saggiare il metodo, di tarare la
durata delle unità, di verificare l'impatto che la specificità del linguaggio
settoriale poteva avere sull'apprendimento globale della lingua.
Tullio Telmon
Stella
Peyronel
Università di Torino
University of Glasgow
Dipartimento di Scienze del Linguaggio Department of Italian
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